Carceri, dramma sovraffollamento: le ipotesi che agitano la politica (2024)

di Carmelo Schininà

16.08.2024 18:58

I domiciliari o l'affidamento in prova ai detenuti condannati per reati non ostativi che devono scontare meno di un anno. È una delle ipotesi che ora filtra dal dossier carceri del ministro Nordio dopo il decreto approvato mercoledi scorso, e il tema subito sollevato nell'incontro tra il Guardasigilli e il Garante dei detenuti.

Il nodo Carceri agita la maggioranza

Si tratta di una delle misure alternative messe nero su bianco da Nordio per sbrogliare il nodo che agita tutta la maggioranza al suo interno e alimenta lo scontro politico in questo Ferragosto infuocato sul fronte carceri con Forza Italiaa fianco dei Radicali nelle consuete visite estive ai detenuti.

"Intervenire anche sulle cure sanitarie per i detenuti", è il monito del capogruppo azzurro in commissione giustizia Tommaso Calderone. Posizioni vicine a quelle dell'opposizione, come la revisione della custodia cautelare su cui oggi è tornato a insistere Avs con Fratoianni che punta il dito contro il governo: "Èpiù interessato a trovare scappatoie per i potenti".

"Siete responsabili sia moralmente che politicamente dei continui suicidi e rivolte in carcere", ha tuonato da Italia Viva Ivan Scalfarotto che ha stigmatizzato anche il piano di edilizia penitenziaria promesso dal sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro in quota Fratelli d'Italia: "Non va bene, ci vogliono anni per realizzarlo". Contro Delmastro si è scagliato anche il presidente delle camere Penali Giandomenico Caiazza accusandolo di snobbare i detenuti forte della sua delega per la polizia penitenziaria.

Le rivolte a Torino e Parma

Uno scontro politico che non accenna a diminuire in giorni ancora carichi di tensione, come testimonia quanto accaduto, ultimi in ordine di tempo, negli istituti penitenziari di Torino e Parma. Al carcere delle Vallette il bilancio è stato di sei agenti feriti e un tentativo di evasione in seguito all'ennesima giornata di proteste da parte dei detenuti: 1500 a fronte di una capienza di 1100. 200 guardie penitenziarie in meno e cattive condizioni igienico sanitarie denunciate dai sindacati.

A Parma invece l'ennesimo suicidio: un giovane detenuto arrivato tre giorni prima da Ancona. Èsuccesso ieri proprio mentre nel penitenziario si svolgeva la visita dei Radicali Italiani e del garante dei detenuti.
Sono 63 i suicidi da inizio anno, fa sapere proprio oggi il Garante, 19 in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa, l'età media di chi si toglie la vita in carcere è di 40 anni e quasi il 40 percento di loro è ancora in attesa di giudizio.

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